In questi giorni, pochi hanno dato peso alla lettera inviata da alcuni deputati britannici , nella quale chiedevano che il Governo del Regno Unito, al pari di Stati Uniti e Israele riconoscesse la piena sovranità del Marocco sulle provincie del Sud.
Dal punto di vista economico le relazioni tra Regno Unito e Marocco sono in crescita, con un focus su commercio e investimenti. Dopo la Brexit, il Regno Unito ha cercato di rafforzare i legami con il Marocco, stipulando un accordo di associazione nel 2019. Questo accordo ha facilitato il commercio di beni e servizi, contribuendo a un incremento delle esportazioni britanniche di prodotti farmaceutici e macchinari, mentre il Marocco esporta principalmente prodotti agricoli e tessili. Inoltre, c’è un interesse crescente per investimenti in settori come l’energia rinnovabile e le infrastrutture, evidenziando una collaborazione sempre più stretta e vantaggiosa per entrambi i paesi.
I deputati britannici hanno apprezzato lo sviluppo delle provincie meridionali del Regno divenute, nei fatti , al porta di accesso ai mercati dell’Africa interna. Questo, mentre ad esempio la Francia , proprio nell’Africa centrale sta vivendo momenti di difficoltà che, probabilmente potrebbero accentuarsi dopo le prossime elezioni europee e la quasi sconfitta dei partiti che aderiscono all’euro gruppo di “Renaissance “.
I deputati inglesi hanno sottolineato come il Marocco sia un’interlocutore serio dal punto di vista economico e questo, secondo una consolidata prassi britannica , è sinonimo di essere affidabili anche politicamente.
Questi esponenti politici riconoscono al Marocco non solo capacità economiche, ma anche di diplomazia e di successi nel campo nella lotta al terrorismo. La crisi di alcune nazioni europee nel Sahel , l’instabilità della regione sub sahariana ha portato alla crescita in questo quadrante di fenomeni di terrorismo internazionale che potrebbero anche essere pericolosi per il Regno Unito .
In questa valutazione Londra non sarebbe sola. lo hanno già fatto gli Stati Uniti d’America , Israele a cui si aggiungono la Germania e la Spagna . Quest’ultima Nazione europea ha avviato accordi privilegiati con il Marocco su notevoli capitoli e questioni . Tutto questo dimostra come gli attori principali, quello che un tempo avremmo chiamato le “potenze occidentali” guardano al Marocco come una Nazione che ispira , promette e garantisce sicurezza e certezza.
Per questo da Londra si sollecita una azione congiunta e serrata con il Marocco . Rabat è , per il Regno Unito una nazione chiave , anche per l’influenza religiosa sulla regione. Una Nazione che grazie alla sua capacità e pragmaticità , molto simile a quella britannica , potrebbe essere un’alleato nel contenimento di possibile nuovi focolai di estremismo pseudo religioso.
Londra, riconosce anche al Marocco, seppur non direttamente un ruolo chiave nella intricata questione del medio oriente. Il fatto che il Sovrano del Marocco, sia Presidente del comitato per il luoghi santi di Al Quds , assegna alla Nazione nord africana una carta diversa nella risoluzione del secolare problema israelo/palestinese.
Il Marocco non solo è ha capo , tramite il suo Sovrano, del Comitato per il luoghi santi, ma è bene ricordare che nella questione tra arabi e mondo ebraico è l’unica nazione estranea , fin dall’ ” accordo sull’asia minore ” del 1917 ad ogni interesse territoriale in senso stretto ma solo ed esclusivamente un “interesse” di tutela religiosa.
Questo fattore potrebbe essere la via di uscita dignitosa e onorevole per tutti i contendenti . Se il Regno Unito si affida al Marocco nella vicenda medio orientale ne potrebbe uscire sicuramente come potenza occidentale rafforzata nel mediterraneo
Marco Baratto
Marco Baratto, laureato in legge presso l’Università Cattolica , si interessa di dialogo tra le religione, membro della “Fraternité d’Abraham” e collabora alla realizzazione di diversi momenti di approfondimento del dialogo inter religioso e di analisi geopolitica