La donna nell’ Islam:  sfatiamo un luogo comune

Nell’occasione della giornata mondiale per la donna, credo opportuno iniziare una seria riflessione a puntate per confutare il cosi detto “maschilismo” o “patriarcato” nelle religioni monoteiste.

Parto questa settimana dall’ Islam, essendo la seconda confessione maggiormente presente in Italia, e quella più attaccata dalla propaganda politica. Una azione che offende milioni di fratelli e sorelle in Italia. L’ islam in Italia, pur essendo numericamente determinante, è privo di qualsiasi riconoscimento ufficiale e questo di fatto rappresenta già una discriminazione. 

Nell’Islam, la donna riveste un ruolo centrale, essendo considerata paritaria all’uomo in dignità e responsabilità. L’Islam promuove il rispetto della donna come madre, figlia e sposa. Le donne musulmane sono incoraggiate a istruirsi, lavorare e partecipare attivamente alla società.

L’Islam, quello vero ,  proibisce l’oppressione e la violenza contro le donne, sottolineando l’importanza della giustizia di genere. Ma la donna è stata protagonista nella storia dell’Islam. Pensiamo a  . Fatima è il nome di una delle figlie del Profeta Maometto e di sua moglie Khadijah, considerata una figura rispettata e ammirata nell’Islam. Fatima è spesso associata a virtù come la purezza e la saggezza.

Spostandoci , più avanti  ricordiamo Fatima al-Fihriyya è una figura storica e una benefattrice musulmana del IX secolo. È nota per essere la fondatrice della prima università del mondo, la “Università al-Qarawiyyin” a Fes, in Marocco, fondata nell’anno 859. Questa istituzione educativa è riconosciuta come la più antica università ancora in funzione al mondo.

Nel secolo scorso , ricordo la scrittrice  Malika al-Fassi unica  donna a sottoscrivere il trattato d’indipendenza del Marocco del 1944. 

Marocco, Arabia Saudita, ed altre Nazioni che a maggioranza islamica hanno continuato tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo ampie riforme per assicurare piena eguaglianza tra uomini e donne. L’ Eguaglianza stabilita dall’Islam e quindi riforme che attuano nel mondo civile sono in linea con i valori spirituali. Un modo di concepire la società che l’Occidente , che ha tolto il sacro dalla vita , fa fatica a capire

Il Marocco , seguendo le indicazioni del Sovrano ha promulgato il “codice della famiglia del Marocco” ed oggi, lo stesso Sovrano, ne ha chiesto  una ampia revisione per assicurare che una legge così importante sia sempre aggiornata .  il Governo del Marocco è formato da donne poste in ruoli chiave dell’esecutivo. 

Anche il Principe ereditario dell’ Arabia ,  Mohammed bin Salman, nella sua “Saudi Vision 2030” assegna alle donne un ruolo chiave. Rappresentato il 49% della popolazione con una presenza  presenza rilevante sia di studentesse che di lavoratrici soprattutto nell’educazione e nella sanità, che spesso supera la parte maschile, essa partecipa poco alla crescita economica nazionale  

L’islam non discrimina le donne, sarebbe una grave violazione dei principi stessi della religione, sono gli uomini che per ragioni, non religiose ma di potere usano la religione introducendo usi, abitudini che nulla hanno a che fare con la religione.

Marco Baratto

Di wp