𝐋𝐚 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐧𝐝𝐮𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚 𝐀𝐮𝐭𝐨𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚

L’industria automobilistica è un pilastro dell’economia europea, ma oggi fronteggia sfide senza precedenti che ne minacciano competitività e sopravvivenza. 𝐕𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐞𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞: 1. Calano produzione e occupazione: La produzione europea è scesa del 22% rispetto al 2019, con gravi ripercussioni in Italia, dove il crollo delle vendite ha portato a chiusure di stabilimenti e tagli al personale. Stellantis è solo uno degli esempi, con migliaia di posti a rischio. 2. La sfida della transizione elettrica: La spinta verso l’elettrificazione, alimentata dal GreenDeal europeo, ha innescato un conflitto tra sostenibilità ambientale e industriale. Case come Wolkswagen tagliano posti e chiudono stabilimenti: la produzione di veicoli elettrici, infatti, richiede meno manodopera e nuove catene di fornitura. 3. Competizione globale sempre più feroce: Mentre la Cina avanza con politiche aggressive sul mercato elettrico, l’Europa fatica a mantenere il passo. La mancanza di una strategia chiara e l’alto costo delle nuove tecnologie hanno eroso la competitività europea: ne è un esempio Schaeffler , fornitore tedesco che ha annunciato il licenziamento di 4.700 dipendenti. 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐄𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐚: 𝐑𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢 𝐞 𝐎𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ Tra i rischi più evidenti: – Perdita di posti di lavoro: La transizione richiede meno manodopera, con licenziamenti e chiusure di stabilimenti, come visto per Michelin in Francia . – Dipendenza tecnologica: La Cina, leader nella produzione di batterie e componenti elettrici, rischia di rendere l’Europa tecnologicamente dipendente. Le Opportunità invece: – Ambiente e sostenibilità: La riduzione delle emissioni CO2 contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico. – Innovazione: Spazio per lo sviluppo di nuove tecnologie e modelli di business, come le batterie avanzate e l’idrogeno. 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐀𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐢? 1. Politiche più flessibili: Introdurre una revisione anticipata delle normative sulle emissioni di CO2 per un’adeguata fase di adattamento. 2. Investire in innovazione: Incrementare ricerca e sviluppo per tecnologie sicure e sostenibili. Pininfarina , ad esempio, collabora con Bosch e Benteler su piattaforme elettriche, valorizzando il design italiano. 3. Riqualificazione della forza lavoro: Offrire programmi formativi per adattare i lavoratori alle nuove esigenze del settore. 4. Collaborazione internazionale: Rafforzare alleanze con paesi leader nell’elettrico per evitare dipendenze strategiche e mantenere un peso negoziale globale. Per concludere, l’industria automobilistica europea, e in particolare quella italiana, si trova a un bivio cruciale. Lavorare per trasformare le difficoltà attuali in opportunità significa bilanciare le esigenze ambientali con quelle economiche, puntando su innovazione, sostegno alla forza lavoro e cooperazione internazionale. Solo così potremo garantire un futuro prospero per il MadeInItaly e l’intera industria automobilistica europea.

Andrea Striano