Il Califfo di Bambilor rende omaggio a Papa Francesco: “Un uomo raro, umile e luminoso”
Dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta il lunedì di Pasqua, il califfo di Bambilor, Thierno Amadou Tidiane Ba, uno dei pochi leader religiosi musulmani ad aver incontrato personalmente il sovrano pontefice, ha inviato un toccante e profondamente fraterno messaggio di condoglianze alla Chiesa cattolica e all’intera comunità cristiana mondiale. In una dichiarazione intrisa di rispetto e spiritualità, il leader religioso senegalese ha reso omaggio a un uomo che ha descritto come un “faro di coscienza” e un “testimone vivente di misericordia e dialogo”.
Nel suo messaggio, rivolto in particolare al Collegio Cardinalizio, alla Segreteria di Stato della Santa Sede, alla Conferenza Episcopale del Senegal, nonché alla comunità cattolica senegalese e del mondo, Thierno Amadou Tidiane Ba esordisce rendendo omaggio alla memoria di Papa Francesco come a quella di un “fratello in umanità”: “Sua Santità Papa Francesco non è stato solo la guida spirituale della Chiesa cattolica. È stato, per i nostri tempi difficili, un faro di coscienza, una voce di pace, un testimone vivente di misericordia e dialogo”.
Il Califfo sottolinea che questo lutto trascende i confini religiosi e geografici, ricordando che dall’annuncio della morte del sovrano pontefice, “innumerevoli messaggi gli sono pervenuti da tutte le regioni del Senegal e del mondo – da parte di fedeli musulmani, cristiani e di altre religioni – per esprimere il loro dolore”.
Un incontro impresso nella memoria
Il leader religioso sufi riflette anche sul suo incontro personale con Papa Francesco in Vaticano nell’ottobre 2022, che descrive come “indimenticabile”. Quel giorno non si è trattato solo di un’udienza. “È stato un momento di sincera fraternità, una chiamata silenziosa a costruire insieme la storia della pace”, afferma.
Parla con emozione dello sguardo, delle parole e dell’atteggiamento del Pontefice, che descrive come improntati a semplicità e grandezza: “Il suo sguardo, la sua stretta di mano, le sue parole, hanno confermato ciò che avevo sempre percepito in lui: un fermo desiderio di costruire ponti dove altri erigevano muri. »
A nome suo, a nome della comunità musulmana del Senegal, di tutte le confraternite sufi e della sua ONG Fawzi Wa Nadjati, Thierno Amadou Tidiane Ba ha inviato le sue più fraterne condoglianze: alla Chiesa cattolica del Senegal, per il suo ruolo essenziale nella convivenza; Alla Santa Sede, che perde una guida ma lascia un’eredità spirituale; e a tutti i fedeli cattolici del mondo, assicurando la sua preghiera in questo momento di prova. Il Califfo chiede inoltre di trasformare l’eredità di Papa Francesco in una scuola viva: «Ciò che Papa Francesco ha iniziato con fede e umiltà, spetta a noi continuarlo con convinzione e azione».
Un messaggio forte ai giovani del mondo
In un passaggio particolarmente ispiratore, Thierno Amadou Tidiane Ba si rivolge ai giovani del mondo, invitandoli a seguire l’esempio del defunto Papa:
«Ha dimostrato che l’autorità morale può guidare le persone senza mai ferirle, che la grandezza spirituale è compatibile con la semplicità umana. »
Ha concluso il suo messaggio con parole di addio piene di dignità, spiritualità e amicizia: «Caro Papa, caro Amico, hai compiuto la tua missione in modo imperiale. Hai amato senza calcoli, hai parlato senza giudizio, hai pregato per tutta l’umanità. Il tuo respiro rimane. Il tuo silenzio ora abita le nostre coscienze. E il tuo nome, accanto a coloro che hanno amato la pace più della propria fama, brillerà per sempre.»
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