È inaccettabile e profondamente sconvolgente vedere una donna, una venditrice ambulante, essere vittima di violenza da parte della polizia in Angola. Le donne che vivono in situazioni di vulnerabilità sociale, come le zungueiras, sono già costrette ad affrontare enormi difficoltà nella vita quotidiana, e un attacco come questo non fa altro che peggiorare la loro condizione. La brutalità della polizia contro persone che stanno semplicemente cercando di sopravvivere e di provvedere alla loro famiglia è una grave violazione dei diritti umani, un abuso di potere che non può essere tollerato, e una vergogna per la nostra società.
In Angola, la polizia ha il dovere di proteggere e servire tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione in base alla classe sociale, all’etnia o al genere. Questo episodio rappresenta solo uno dei tanti abusi che avvengono quotidianamente, molti dei quali restano impuniti o ignorati. È fondamentale che il sistema giudiziario prenda seriamente in considerazione la violenza della polizia e che vengano adottate misure concrete per garantire giustizia alle vittime di abusi.
Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a queste ingiustizie. È necessario un cambiamento radicale nella gestione delle forze dell’ordine in Angola, affinché i diritti di tutti, in particolare dei più vulnerabili, siano rispettati. La polizia deve agire con trasparenza, etica e rispetto della legge, non con violenza e prepotenza. Ogni vita ha valore e ogni persona merita di essere trattata con dignità e rispetto, indipendentemente dalla sua condizione economica o sociale. La violenza non deve mai essere la risposta.
Siamo tutti chiamati a lottare per un futuro in cui ogni individuo in Angola possa vivere senza paura di essere abusato dalla stessa istituzione che dovrebbe proteggerlo.
Pedro Paulino Sampaio