La ricerca dell’unità tra le confessioni cristiane è sempre stata una missione fondamentale della Chiesa, specialmente nelle aree in cui esiste diversità nella pratica cristiana. Nella diocesi di Jalingo, questa missione è stata costantemente alimentata attraverso varie iniziative ecumeniche, con uno degli sforzi più notevoli che è stato il Canto di Natale del Vescovo, una celebrazione che incarna lo spirito di unità, amore e fede condivisa.
Un raduno di voci e cuori
L’ultimo canto natalizio del vescovo nella diocesi di Jalingo è stata una vivida testimonianza dei passi avanti compiuti nella promozione dell’ecumenismo. L’evento, tenutosi nel parco della cattedrale, ha riunito gruppi corali di diverse confessioni, ministri di diverse tradizioni cristiane e fedeli desiderosi di celebrare la nascita di Cristo come un unico corpo unito.
I cori delle parrocchie cattoliche, delle chiese anglicane, delle assemblee pentecostali e di altre comunità cristiane hanno riempito la serata di canti armoniosi. Ogni coro ha portato il suo sapore, il suo stile e la sua tradizione unici, riflettendo la bellezza della diversità nel culto. Questa celebrazione della musica non è stata solo un’esibizione, ma una profonda espressione di unità, poiché tutte le voci si sono riunite per proclamare il gioioso messaggio del Natale.
Un ministero condiviso della Parola
Uno dei momenti salienti dell’evento è stata la partecipazione di ministri di diverse confessioni alla lettura delle lezioni. Brani che raccontano la profezia del Messia, la storia della natività e la proclamazione angelica sono stati letti dal clero della Chiesa cattolica, della Comunione anglicana e dai leader delle chiese pentecostali ed evangeliche. Questo atto di ministero condiviso ha sottolineato la centralità della Parola di Dio nell’unità dei cristiani. Ha dimostrato che, nonostante le differenze dottrinali, la verità fondamentale della nascita di Cristo lega insieme tutti i credenti.
La gioia di stare insieme
L’atmosfera era piena di gioia, amore e rispetto reciproco. Persone di diverse denominazioni si mescolavano, condividevano sorrisi e festeggiavano come un’unica famiglia in Cristo. L’evento non solo ha rafforzato le relazioni interconfessionali, ma ha anche fornito l’opportunità ai membri di diverse comunità cristiane di imparare dalle reciproche tradizioni ed espressioni di fede. Il Vescovo, nel suo discorso conclusivo, ha ricordato a tutti la preghiera di Gesù in Giovanni 17:21: “Che tutti siano una sola cosa”. Ha sottolineato che eventi come il Canto di Natale sono passi cruciali per realizzare questa preghiera, esortando tutti i cristiani a continuare a lavorare insieme nel rispetto e nella comprensione reciproci. Costruire su queste fondamenta
Il successo del Canto di Natale del Vescovo è un invito ad approfondire gli sforzi verso l’ecumenismo nella diocesi di Jalingo. Oltre alle celebrazioni condivise, iniziative come progetti comunitari congiunti, studi biblici interconfessionali e programmi collaborativi per i giovani potrebbero rafforzare ulteriormente le relazioni tra i gruppi cristiani.
Riunendosi nel culto e nella comunione, la comunità cristiana della diocesi di Jalingo ha dato un fulgido esempio di unità nella diversità. Il canto natalizio del Vescovo serve a ricordare che, in Cristo, c’è molto di più che unisce che divide, e insieme la Chiesa può essere una potente testimonianza dell’amore di Dio per il mondo.
Questa celebrazione ecumenica non è stata solo un evento, ma una testimonianza vivente della forza dell’unità e della gioia di essere insieme come fratelli e sorelle in Cristo. Essa ispira la speranza di una collaborazione e di un’armonia ancora maggiori tra le comunità cristiane in futuro.
Rev. Padre Joshua Joseph