Il Presidente della Repubblica, Félix Tshisekedi, ha espresso la sua intenzione di organizzare gli Stati forestali su tutto il territorio nazionale della Repubblica Democratica del Congo all’inizio del 2025. Ha indicato che le conclusioni dei suoi incontri serviranno da base per proseguire il processo processo di sviluppo di una politica forestale nazionale e di aggiornamento del Codice forestale.
A tal fine, ha invitato il governo ad accelerare l’attuazione delle riforme intraprese al fine di dotare la RDC dei migliori strumenti giuridici, istituzionali e politici, nonché degli standard ambientali essenziali per la gestione responsabile degli ecosistemi. “Le foreste, la biodiversità, le risorse minerali e idriche sono tra le principali risorse naturali del Paese e conferiscono alla Repubblica Democratica del Congo una posizione economica e geopolitica unica di fronte alla crisi ambientale globale.
La gestione sostenibile di queste risorse, in risposta agli impegni internazionali, rappresenta un imperativo per garantire il benessere delle popolazioni attuali e delle generazioni future. La necessità di convertire questo potenziale in ricchezza reale richiede maggiori sforzi e l’abbandono di una visione limitata al solo potenziale”, ha dichiarato il presidente Félix Tshisekedi durante il suo tenue discorso sullo stato della nazione mercoledì 11 dicembre davanti alle due camere del Parlamento riunite al congresso. Inoltre, il Capo dello Stato è tornato sul progetto di creare un’area protetta comunitaria di oltre mezzo milione di chilometri quadrati, chiamata “Corridoio verde Kivu-Kinshasa”.
Per fare ciò, ha deciso di realizzare questo progetto per consentire al Paese di sfruttare appieno i finanziamenti assegnati agli Stati in via di sviluppo alla COP29. Questo progetto, secondo il Ministro dell’Ambiente, segna un ulteriore impegno del Paese a favore della conservazione. “Destinato a diventare l’area protetta più grande del mondo, questo corridoio verde contribuisce a raggiungere obiettivi internazionali, come l’iniziativa 30×30 e la Bonn Challenge.
Questo corridoio mira a preservare e ripristinare le foreste pluviali tropicali, le torbiere e altri ecosistemi cruciali, promuovendo al contempo l’agricoltura conservativa, essenziale per la resilienza climatica e lo sviluppo sostenibile. Vogliamo anche lavorare parallelamente al processo di sviluppo di un piano strategico per la gestione sostenibile delle torbiere volto a proteggere questa risorsa naturale generando benefici per il Paese”, ha affermato Eve Bazaiba durante la celebrazione della giornata nazionale dell’albero.
Durante la conferenza sul clima COP29, tenutasi a Baku, in Azerbaigian, i paesi sviluppati si sono impegnati a mobilitare annualmente, entro il 2035, 300 miliardi di dollari USA per finanziare iniziative sul clima nei paesi in via di sviluppo. I paesi in via di sviluppo, inclusa la Repubblica Democratica del Congo, sono stati chiamati ad avviare riforme volte a stabilire meccanismi strategici e legali per la gestione dei rischi climatici e per rendere più verde il sistema finanziario congolese. Questi sforzi includono la tracciabilità del bilancio dei finanziamenti per il clima, nonché la partecipazione attiva alla strutturazione e alla regolamentazione del mercato del carbonio, che sta diventando una necessità assoluta.