Il messaggio di Sua Maestà il Re del Marocco in occasione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese si presenta come un appello incisivo e strutturato, articolato su sei assi principali che delineano un piano concreto per affrontare la crisi nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi. La posizione del Marocco emerge come un esempio di diplomazia che coniuga fermezza e sensibilità umanitaria, confermando il ruolo del Paese come mediatore autorevole e promotore della pace in Medio Oriente.
La prima priorità evidenziata nel messaggio è l’instaurazione immediata di un cessate il fuoco globale e permanente. Il Marocco ribadisce che la violenza non solo aggrava il conflitto, ma mette a rischio la vita di civili innocenti e compromette ogni possibilità di dialogo. Questa posizione riflette la tradizione diplomatica marocchina di promuovere la stabilità attraverso negoziati diretti, come dimostrato in passato nella risoluzione della questione del ponte di Allenby in Giordania, un esempio di azione diplomatica risolutiva e bilanciata.
Il secondo asse del messaggio sottolinea la necessità di garantire la protezione dei civili, evitando ulteriori sofferenze per una popolazione già vittima di violazioni massicce dei diritti umani. Questa priorità riflette il profondo impegno del Marocco nel sostenere i principi del diritto umanitario internazionale e del rispetto della dignità umana, un tema che risuona nella storia del Regno come voce di moderazione e giustizia.
Sua Maestà insiste sulla necessità di aprire immediatamente e senza riserve i valichi di frontiera per consentire l’accesso agli aiuti umanitari. La proposta si distingue per la sua concretezza: non solo si punta a rispondere all’emergenza umanitaria, ma anche a stabilire un meccanismo fluido per la distribuzione degli aiuti, al fine di alleviare le sofferenze della popolazione civile di Gaza.
Il quarto punto richiama il ruolo cruciale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA). Il Marocco invita la comunità internazionale a rafforzare e sostenere l’operato dell’agenzia, riconoscendo il suo ruolo indispensabile nel fornire assistenza a milioni di rifugiati palestinesi.
Un elemento di grande rilievo è il rifiuto categorico di qualsiasi spostamento forzato dei cittadini palestinesi. Questa posizione si oppone fermamente a ogni tentativo di alterare la demografia della regione, riaffermando il diritto dei palestinesi a vivere nelle loro terre in conformità con il diritto internazionale.
Infine, il Re del Marocco sottolinea la necessità di avviare negoziati seri e costruttivi per rilanciare il processo di pace, basandosi sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sulla legalità internazionale. Questo punto evidenzia l’approccio del Marocco come attore che punta a soluzioni sostenibili e multilaterali, in contrasto con l’escalation della violenza e il fallimento di approcci unilaterali.
Il messaggio di Sua Maestà si inserisce in una tradizione consolidata del Marocco, che ha dimostrato in passato come una “diplomazia dolce ma ferma” possa portare a risultati concreti. L’intervento marocchino nella questione del ponte di Allenby rappresenta un esempio emblematico: attraverso negoziati discreti ma efficaci, il Regno ha saputo mediare una soluzione in grado di soddisfare tutte le parti coinvolte, evitando ulteriori conflitti e promuovendo la stabilità.
La crisi attuale, definita dal Re come una sfida per la coscienza mondiale, richiede una risposta che coniughi principi umanitari e azione concreta. Il piano articolato nei sei assi proposti dal Marocco rappresenta non solo una road map per affrontare l’emergenza umanitaria nei territori palestinesi, ma anche una visione per una pace duratura basata sulla giustizia e sul rispetto reciproco.
L’approccio del Marocco dimostra che la vera diplomazia non è fatta di proclami, ma di azioni mirate e negoziazioni fondate sulla legalità e sull’umanità. In un contesto internazionale frammentato, il messaggio di Sua Maestà si distingue per la sua chiarezza e per la sua determinazione a tradurre le parole in gesti concreti.
Il Marocco considera la causa palestinese, come “causa nazionale” . Il Regno del Marocco si conferma, attraverso le parole di Sua Maestà, un attore chiave nella diplomazia mediorientale, grazie alla sua posizione strategica e ai rapporti privilegiati con le parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese e le potenze internazionali. La sua azione diplomatica si distingue per l’instancabile impegno a favorire le condizioni necessarie per il ritorno al tavolo dei negoziati, riconosciuto come l’unico strumento efficace per porre fine al conflitto e ristabilire sicurezza e stabilità nella regione del Medio Oriente.
Il Marocco, grazie alla sua credibilità internazionale, si pone come mediatore tra le diverse fazioni palestinesi, oltre che tra queste ultime e la comunità internazionale. La leadership marocchina, profondamente radicata nei valori della moderazione e del dialogo, ha saputo coltivare relazioni strategiche che gli consentono di agire come ponte tra posizioni divergenti, promuovendo un dialogo costruttivo.
Nel messaggio di Sua Maestà emerge chiaramente il pieno appoggio del Regno all’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), guidato da Sua Eccellenza Mahmoud Abbas. Il Marocco riconosce l’importanza cruciale di un’ANP forte e legittimo come pilastro nella realizzazione delle aspirazioni del popolo palestinese: libertà, indipendenza, sicurezza, unità e prosperità.
Questo sostegno non è solo formale, ma si traduce in azioni concrete volte a rafforzare le istituzioni palestinesi ed a promuovere un clima di unità tra le varie fazioni politiche palestinesi. La riconciliazione nazionale è vista dal Marocco non solo come un passo necessario per la stabilità interna dei territori palestinesi, ma anche come un elemento essenziale per rafforzare la posizione palestinese nei negoziati internazionali
Marco Baratto