Le vittorie diplomatiche del Marocco durante l’Assemblea Generale dell’Onu

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Set 30, 2024 #Marocco, #Onu, #politica

Le riunioni annuali dell’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sono da sempre appuntamenti importanti. La cosa più determinante non sono, come la stampa italiana, ha sottolineato gli interventi alla Assemblea ma gli incontri bilaterali che si svolgono collateralmente ad essa .

In questa ottica La 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite che  si è aperta il 12 settembre 2024, portando all’attenzione dei massimi responsabili mondiali le sfide globali più urgenti. Tra i temi centrali vi sono il cambiamento climatico, con richieste di azioni più incisive per ridurre le emissioni di gas serra, e la sicurezza alimentare, in risposta alle crisi provocate da conflitti e pandemie.

I delegati hanno discusso anche della necessità di rafforzare i diritti umani e la giustizia sociale, sottolineando l’importanza di garantire l’uguaglianza e l’inclusione in tutte le società. Inoltre, la sicurezza internazionale è stata un argomento cruciale, con un focus sulle tensioni geopolitiche e i conflitti armati.

I capi delle dipolomazie o di Stato e Governo  hanno espresso l’urgenza di una cooperazione globale più efficace, evidenziando che solo uniti è possibile affrontare le sfide del nostro tempo. Gli interventi hanno messo in luce l’importanza di un multilateralismo rinnovato, capace di rispondere in modo coordinato alle crisi attuali.

In questo contesto, l’assemblea si propone di definire linee guida e strategie per un futuro sostenibile, promuovendo il dialogo e la collaborazione tra le nazioni. La sessione rappresenta un’importante opportunità per costruire un consenso su questioni fondamentali per l’umanità

il Marocco svolgere un ruolo attivo nel promuovere questioni bilaterali e regionali di interesse. Il paese ha focalizzato la sua attenzione su tematiche come la cooperazione economica, la lotta al cambiamento climatico e la gestione delle risorse idriche, particolarmente rilevanti per la regione del Maghreb.

In occasione dell’assemblea, il Marocco ha avuto  bilaterali con diversi stati, discutendo opportunità di investimento e partenariati strategici.  Il Ministro degli Affari Esteri del Regno  ha incontrato leader di paesi africani ,arabi ed europei , sottolineando l’importanza della cooperazione sud-sud e il rafforzamento dei legami economici. Le conversazioni si sono concentrate su progetti infrastrutturali, commercio e tecnologia, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica e promuovere uno sviluppo sostenibile nella regione.

Un altro tema chiave è stato il cambiamento climatico. Il Marocco, noto per la suo ruolo centrale  in questo ambito, ha enfatizzato la necessità di un’azione collettiva e ha condiviso la sua esperienza con l’implementazione di energie rinnovabili, in particolare nel settore solare e eolico. Durante i colloqui bilaterali, il Marocco ha cercato di rafforzare i legami con paesi che condividono l’impegno per la sostenibilità ambientale, invitando a un maggiore sostegno finanziario e tecnico per le iniziative ecologiche in Africa.

Inoltre, il Marocco ha messo in evidenza le sue politiche in materia di migrazione e sicurezza, proponendo un approccio equilibrato che rispetti i diritti umani e promuova la stabilità regionale. Ha avviato discussioni con vari paesi europei e africani per affrontare le questioni legate alla migrazione e alla sicurezza, sottolineando la necessità di strategie condivise per affrontare le sfide comuni.

Infine, il Marocco ha sostenuto il dialogo interreligioso e la tolleranza come strumenti fondamentali per promuovere la pace e la stabilità. Attraverso incontri con leader religiosi e politici, ha ribadito il suo impegno per il pluralismo e il rispetto reciproco, elementi essenziali per una convivenza armoniosa.

La  partecipazione del Marocco alla 79ª Assemblea Generale ha riflettuto il suo ruolo attivo nel panorama internazionale, cercando di costruire alleanze strategiche e affrontare le sfide globali attraverso un approccio bilaterale proattivo e collaborativo.

 il Marocco, durante i numerosi bilaterali  ha ribadito il suo impegno per l’autonomia del Sahara Occidentale, sottolineando la necessità di una soluzione politica che garantisca stabilità nella regione. Il governo marocchino ha presentato il suo piano di autonomia come una proposta realistica e sostenibile, invitando la comunità internazionale a sostenere questo approccio. In incontri bilaterali, il Marocco ha cercato di ottenere supporto per la sua posizione, enfatizzando l’importanza della sovranità territoriale e della cooperazione regionale, sottolineando il ruolo cruciale del Sahara nella sicurezza e nello sviluppo del Maghreb.

In queste occasioni non possiamo dimenticare la posizione del  ministro degli Esteri dei Paesi Bassi che hanno ribadito la loro posizione a favore del piano di autonomia marocchino, descrivendolo come un contributo “molto serio e credibile” al processo guidato dalle Nazioni Unite nella risoluzione della controversia sul Sahara.

Anche l’ Austria ha sostenuto che l’ iniziativa per l’autonomia, presentata dal Marocco nel 2007, è un “piano molto serio e credibile, ed è un contributo chiave” al processo guidato dalle Nazioni Unite verso una soluzione finale della questione del Sahara, ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg.

L’ autonomia del Sahara è diventato, nei fatti , il progetto che trova maggior consenso tra le Nazioni presenti alle Nazioni Unite, rendendo ancora più affidabile il Marocco a livello internazionale.  A differenza di qualche Nazione che è rimasta ferma alla guerra fredda e tenta costantemente di provocare, anche militarmente il Regno del Marocco, Rabat si presenta come la nazione dalla “mano tesa” , aperta al dialogo ed in grado di risolvere le questioni non con le armi ma con il dialogo.

Una posizione che si sta facendo strada anche nella diplomazia italiana, la quale oggettivamente può al momento avere una posizioni di benigna visione sul piano di autonomia senza doversi esporre direttamente.

La mancata presa di posizione italiana non è causata da ostilità nei confronti del Marocco, fatto che non esite, bensi da ragioni oggettive. L’Italia dipende troppo dagli idrocarburi dell’Algeria , possiamo dire che la stessa indipendenza algerina fu sicuramente aiutata da imprese del settore degli idrocarburi italiani . L’ Italia guarda al Marocco come nazione amica e con cui collaborare, ma il primo passo per assumere una posizione netta è trovare altre Nazioni da cui acquistare idrocarburi o sviluppare fonti di energia alternativa (come ad esempio in nucleare di nuova generazione o l’idrogeno verde) che ci permetta di essere meno legati all’Algeria 

Marco Baratto

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