ll perdono reale concesso dal sovrano marocchino: un segno della tradizione

Diwp

Ago 20, 2024 #Marocco, #politica

Quest’anno non ci sarà, per decisione reale, nessun discorso di Sua Maestà in occasione dell’anniversario della Rivoluzione del Re e del popolo

E’ la seconda volta che Sua Maestà non pronuncerà un discorso ufficiale.

Tale gesto non significa, come si può credere, una diminuzione del valore dell’anniversario. Anzi esso assume un doppio significato, ancora più importante. Da un lato, Sua Maestà, traccia già nel discorso in occasione del trono sia un bilancio dell’anno passato sia le linee per il futuro.

La festa del Trono è già nei fatti la logica conseguenza della Rivoluzione del Re e del Popolo, in quanto pone nell’istituto monarchico la propria essenza nazionale. La rivoluzione del Re e del Popolo, pur essendo importante nella storia del Marocco rappresenta un passaggio della tradizione monarchica e come questa abbia continuato a sussistere anche durante il protettorato.

A differenza di Nazioni vicine che fondano la loro esistenza sul processo di decolonizzazione, il Marocco non ha bisogno di celebrare avere, come “mito fondante” una liberazione. Questo perché la monarchia è stata sempre accanto al popolo, come dimostra l’opposizione di Sua Maestà Mohamed V , alle leggi anti ebraiche di Vichy. Questo episodio dimostra che uno Stato marocchino ha continuato a sussistere, pur con limitazioni, ma non ha mai avuto una totale assenza statuale.

Ma per il 71 anniversario dell’anniversario della Rivoluzione del Re e del Popolo , Sua maestà ha concesso la grazia reale ad alcuni detenuti. L’atto di grazia del Capo dello Stato è presente in tutti gli ordinamenti di tutte le Nazioni.

La grazia del Sovrano, non ha lo scopo di cancellare il reato commesso, ma ha un significato rifondante. Potremmo dire , di senso mistico. Non cancella il reato commesso, e quindi il mancato rispetto del contratto sociale ma, allo stesso tempo permette a chi ne beneficia di rimettersi in gioco.

Il Marocco ha una politica interessante sul piano dei detenuti. Pensiamo, a puro titolo di esempio, al programma di “riconciliazione” per coloro che sono ritenuti responsabili di atti di terrorismo. Essi sono accompagnati a prendere coscienza di quello che hanno fatto , ed intraprendere un percorso di cambiamento e reinserimento nella vita sociale.

La grazie reale, si inserisce , nell’attenzione che il Sovrano ha per la fasce più deboli , compresi i carcerati. 

In particolare, la Grazia Reale è rivolta ai produttori di cannabis. E’ bene precisare che non si tratta di una legittimazione alla cultura di questa pianta che si svolga al di fuori delle leggi in vigore , bensì essa ha , proprio come ogni strumento giuridico in Marocco , ed in ogni Stato di diritto, una funzione educativa.

La grazia ai piccoli coltivatori di cannabis , vuole essere un accompagnamento verso una cultura che sia nell’ambito della legge. Insomma, la grazia ha una funzione rieducativa, socialmente utile non solo per la riabilitazione del singolo ma anche general preventiva , andando a stroncare i legami con coloro che usano i piccoli coltivatori per fini illeciti. 

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