Negli ultimi 25 anni, il Marocco ha intrapreso un ambizioso percorso di sviluppo e modernizzazione nel settore della gestione delle risorse idriche e dell’agricoltura. Sotto la guida di Sua Maestà il Re Mohammed VI, il paese ha investito significativamente in impianti di desalinizzazione, nella costruzione di dighe e in riforme agricole volte a migliorare la produttività e la sostenibilità del settore.
Il Marocco è un paese con risorse idriche limitate e vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici. La crescente domanda di acqua, dovuta all’aumento della popolazione e all’espansione economica, ha spinto il governo a cercare soluzioni innovative per garantire la disponibilità di acqua potabile. Uno degli interventi più rilevanti è stato l’investimento in impianti di desalinizzazione.
Dal 1998, il Marocco ha costruito diversi impianti di desalinizzazione lungo le coste atlantiche e mediterranee. Questi impianti, basati principalmente sulla tecnologia dell’osmosi inversa, sono stati progettati per fornire acqua potabile alle città costiere e alle aree agricole. L’obiettivo principale è ridurre la dipendenza dalle risorse idriche superficiali e sotterranee, spesso soggette a sovra-sfruttamento e inquinamento.
Uno degli impianti di desalinizzazione più significativi è quello di Agadir, inaugurato nel 2020. Con una capacità di 275.000 metri cubi al giorno, questo impianto fornisce acqua potabile a oltre 1,6 milioni di persone e irrigazione per circa 15.000 ettari di terreni agricoli. Il progetto ha beneficiato di finanziamenti da parte di istituzioni internazionali, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale nello sviluppo sostenibile delle risorse idriche.
Parallelamente alla desalinizzazione, il Marocco ha investito nella costruzione di dighe per migliorare la gestione delle risorse idriche e prevenire le inondazioni. Il programma nazionale di costruzione di dighe ha portato alla realizzazione di oltre 140 dighe di grande e media capacità.
Queste dighe svolgono un ruolo cruciale nella raccolta e nello stoccaggio delle acque piovane, consentendo una distribuzione più equilibrata delle risorse idriche durante tutto l’anno. Inoltre, le dighe sono fondamentali per la produzione di energia idroelettrica, contribuendo così alla diversificazione del mix energetico del paese e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Il settore agricolo è un pilastro dell’economia marocchina, contribuendo in modo significativo al PIL e all’occupazione. Tuttavia, l’agricoltura è anche il settore che consuma la maggior parte delle risorse idriche del paese. Per affrontare questa sfida, il Marocco ha attuato una serie di riforme volte a migliorare l’efficienza idrica e la sostenibilità delle pratiche agricole.
Nel 2008, il governo , mettendo in pratica le Alte Istruzioni Reali ricevute, ha lanciato il Piano Maroc Vert (PMV), un ambizioso programma di riforme agricole con l’obiettivo di modernizzare il settore e aumentarne la produttività. Il PMV si basa su due pilastri principali: il miglioramento delle tecniche di irrigazione e la promozione dell’agricoltura sostenibile.
Un aspetto chiave del PMV è stato l’introduzione di sistemi di irrigazione a goccia, che consentono un utilizzo più efficiente dell’acqua rispetto ai tradizionali sistemi di irrigazione per aspersione. Questa tecnologia ha permesso di risparmiare notevoli quantità di acqua e ha aumentato la produttività delle colture, soprattutto nelle aree aride e semi-aride.
Inoltre, il PMV ha promosso la diversificazione delle colture e l’adozione di pratiche agricole sostenibili, come l’agricoltura biologica e l’agroforestazione. Queste iniziative non solo contribuiscono a preservare le risorse naturali, ma offrono anche nuove opportunità di mercato per i prodotti agricoli marocchini.
Gli sforzi del Marocco negli ultimi 25 anni hanno portato a significativi progressi nella gestione delle risorse idriche e nella modernizzazione del settore agricolo. La costruzione di impianti di desalinizzazione e dighe ha migliorato l’approvvigionamento idrico e ridotto la vulnerabilità del paese ai cambiamenti climatici. Le riforme agricole hanno aumentato la produttività e promosso pratiche sostenibili, contribuendo alla sicurezza alimentare e allo sviluppo rurale.
Tuttavia, rimangono diverse sfide da affrontare. La gestione delle risorse idriche richiede un continuo monitoraggio e adattamento alle condizioni climatiche mutevoli. È necessario investire ulteriormente in infrastrutture idriche e tecnologie innovative per garantire la sostenibilità a lungo termine. Inoltre, è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza tra gli agricoltori sull’importanza dell’uso efficiente dell’acqua e delle pratiche agricole sostenibili.
Il percorso del Marocco verso una gestione sostenibile delle risorse idriche e una moderna agricoltura è un esempio di successo nel contesto africano e globale.
Sotto la guida di Sua Maestà il Re Mohammed VI, il paese ha dimostrato che investimenti strategici e riforme mirate possono portare a risultati tangibili e duraturi. Guardando al futuro, il Marocco continuerà a lavorare per affrontare le sfide emergenti e garantire un sviluppo sostenibile per le generazioni future.
Le sfide lanciate e raccolte dal Marocco, sono un modello per l’intera Africa. Infatti, le riforme e misure intraprese sono condivise con le Nazioni africane , per renderle sempre meno debitrici di capacità innovativa prominenti da altri continenti e per ridare , veramente l’Africa agli africani.
Marco Baratto