Mediterraneo ed Europa nella prospettiva del Rassemblement National

Questo sito è nato pochi mesi fa , ma è con una certa soddisfazione che oggi presentiamo, in esclusiva, un’interessante analisi frutto di un colloquio che ci è stato concesso, non senza difficoltà vista la campagna elettorale in corso sui tre temi di stretta attualità.

Le elezioni legislative francesi , sono un appuntamento importante, per una serie di ragioni: la prima, per il fatto che sono il frutto di una decisione inaspettata dell’attuale Capo dello Stato dopo le elezioni europee .

L’articolo 12 della Costituzione consente al Presidente della Repubblica francese di sciogliere l’Assemblea e di indire nuove elezioni entro venti-quaranta giorni dalla firma del decreto di scioglimento, ma non può esservi un ulteriore scioglimento nell’anno successivo a tali elezioni (ossia fino al luglio 2025).

La seconda, perché i sondaggi concordano in una forte affermazione della coalizione di destra che vede assieme il  Rassemblement National , I Repubblicani di Eric Ciotti, ed altre liste di destra . A contrapporsi vi è il nuovo Fronte Nazionale. Saranno elezioni decisive, non solo per la Francia ma anche per l’Europa intera. 

Devo ringraziare la Signora Marianna Rocher, responsabile del RN dell’ 8° circoscrizione dei francesi residenti in Italia, Cipro, Turchia, Malta ,Israele e Grecia  che ha fatto un notevole sforzo per permettere la stesura di questo articolo di analisi grazie alle risposte fornite dal candidato Jean-Jean-Lin Lacapelle.

Jean-Lin Lacapelle, è  portavoce del Rassemblement National e responsabile per il voto all’estero del partito  .  Quindi è un politico, oltre che deputato europeo che conosce la situazione del mediterraneo che definisce ” una regione che deve affrontare molte sfide, tra cui la gestione dei flussi migratori, la lotta al terrorismo e il mantenimento della stabilità politica.La Francia, con la sua storia e la sua presenza geopolitica, ha la responsabilità di promuovere la pace, la cooperazione e lo sviluppo sostenibile in questa regione.” 

Avendo, il sottoscritto. già trattato l’argomento, esistono margini di collaborazione con la sponda meridionale dell’Africa su diversi temi. Con Nazioni che lottano già al loro interno contro il radicalismo ed il terrorismo.

Su questo punto sembra essere d’accordo l’ On.  Jean -Lin Lacapelle, che ” Il Regno del Marocco è un modello nella regione per la sua lotta contro il radicalismo e il suo impegno per la stabilità e lo sviluppo. Le nostre relazioni con il Marocco sono cruciali per i numerosi interessi strategici ed economici che condividiamo. Continueremo a rafforzare i partenariati per la sicurezza, condividendo l’intelligence e collaborando a operazioni congiunte antiterrorismo.”

Su questo tema mi piace soffermarmi anche su un altro passaggio, che riguarda il Marocco. Infatti, l’On Jean-Lin Lacapelle  sostiene la necessità di promuovere ” l’istruzione e gli scambi culturali” per combattere il radicalismo a lungo termine, rafforzando i partenariati educativi e i programmi culturali che favoriscono la comprensione e il rispetto reciproci”.

E’ una posizione interessante, visto anche, purtroppo una vera assenza di politica a favore della francofonia , che spesso, anche in Africa si tramuta in un arretramento della francofonia che è uno spazio di cooperazione mutuale, politico, sociale ed economico. 

Non di meno interessante è la posizione in merito alla lotta all’immigrazione clandestina . dove , stando alle dichiarazioni del deputato ” l’Unione Europea ci sta imponendo e che Emmanuel Macron e il suo governo stanno convalidando.” 

Vi sono punti interessanti nella lotta all’immigrazione clandestina che ”  Se i francesi ci daranno la maggioranza assoluta il 30 giugno e il 7 luglio ” la nuova maggioranza vuole portare avanti come “, reintrodurre i controlli ai punti di frontiera dove l’immigrazione clandestina è massiccia oltre al “reato di immigrazione clandestina  ” e ”  l’abolizione del AME ( aiuto medico statale).

L‘aiuto medico statale (AME) è stato concepito per garantire l’accesso all’assistenza sanitaria ai cittadini stranieri che risiedono illegalmente in Francia. Fornisce una forma di copertura sanitaria agli immigrati clandestini o privi di documenti  Ii migranti privi di documenti possono ricevere cure ospedaliere gratuite, anche se non hanno diritto all’AME  Il sistema è finanziato dal bilancio dello Stato, che prevede una spesa insostenibile per lo Stato. 

L’immigrazione illegale è un problema grave per tutte l’Europa , in realtà i primi ad essere danneggiati sono gli immigrati legali, ovvero coloro che hanno seguito le regole per entrare in una Nazione e spesso si vedono superare da chi entra illegalmente . Non è essere contro l’immigrazione, bensì contro l’illegalità degli ingressi che , nel caso italiano, sono spesso usati come manodopera a basso costo o entrano in circuiti illegali.

La Francia, guidata da un  Governo del Rassemblement National , possiamo dire che guarderà al Mediterraneo , alla cooperazione su temi specifici , proprio come immigrazione e lotta al radicalismo . Su questi temi , possiamo immaginare nuovi rapporti con le Nazioni del Nord Africa , alle altre Nazioni , tra cui l’Italia .

L’ On Jean-Lin Lacapelle  è chiaro “”Per quanto riguarda i nostri rapporti con il governo Meloni, il Rassemblement National ha un rapporto storico con la Lega. La visione del RN per l’Europa si basa sulla sovranità delle nazioni, sul rispetto delle identità nazionali e sulla cooperazione tra patrioti. Crediamo fermamente che per salvare le nostre nazioni e, per estensione, l’Europa, sia imperativo che tutti i patrioti europei si uniscano.Il partito Fratelli d’Italia, con cui condividiamo molti valori, è un alleato naturale in questo sforzo. Unendo le forze, possiamo difendere meglio i nostri interessi comuni, proteggere i nostri confini e promuovere un’Europa delle nazioni che rispetti la diversità e le caratteristiche specifiche di ciascuno dei suoi membri.”

Se i sondaggi saranno confermati  ci aspettano sorprese nella politica mediterranea della Francia. Una nuova proiezione che deve rilanciare l’idea della collaborazione tra Nazioni. Stati sovrani che si uniscono solo su temi comuni.

Sicuramente nella visione del possibile vittoria del Rassemblement National , di personaggi come  Jordan Bardella e di Marie Le Pen , vi  sarebbe  il ritorno alla visione di De Gaulle , di un’Europa delle Patrie  e mi permetto di aggiungere di Mediterraneo delle Patrie .  Non di strutture rigide e burocratiche ma libere associazioni di Nazioni sovrane , in un certo senso , un ritorno alla visione originaria dell’Europa stessa e della sua vocazione di ponte tra Nord e Sud del Mondo ma anche crocevia tra Atlantico ed Oriente.

Marco Baratto

Marco Baratto, laureato in legge presso l’Università Cattolica , si interessa di dialogo tra le religione e analisi sul mediterraneo . E’ membro della “Fraternité d’Abraham” e collabora alla realizzazione di diversi momenti di approfondimento del dialogo inter religioso

Di wp

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