Nel cuore delle comunità musulmane italiane, Eid al-Adha, conosciuta anche come la festa del sacrificio, rappresenta un momento di profonda significatività e riflessione. Seconda solo a Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan, Eid al-Adha è una festività che porta con sé valori di sacrificio, generosità e comunità. Tuttavia, celebrare questa festa lontano dal proprio paese di origine presenta diverse sfide per i musulmani che vivono in Italia.
Per i musulmani delle nuove generazioni, che hanno trascorso l’infanzia sia nel paese d’origine che in Italia, o per chi ha passato la propria infanzia solo nel paese natale, Eid al-Adha è una festa che richiama alla mente i giorni di gioia passati con la famiglia, indossando vestiti nuovi e riunendosi con i cugini, in un’atmosfera simile a quella del Natale nei paesi occidentali. Tuttavia, in Italia, le famiglie spesso vivono distanti e la comunità può sentirsi frammentata, rendendo difficile replicare la stessa intensità di celebrazione.
Nonostante queste difficoltà, c’è un aspetto fondamentale di Eid al-Adha che riesce a mantenere viva la tradizione e il senso di comunità: la preghiera in moschea. Durante il giorno dell’Eid, i musulmani si riuniscono per la preghiera collettiva, un momento che permette di incontrarsi, scambiarsi auguri e condividere la gioia della festività. Questo non solo rafforza i legami all’interno della comunità musulmana, ma offre anche ai musulmani di nuova generazione nati e cresciuti in Italia, l’opportunità di vivere e comprendere appieno il significato delle proprie tradizioni religiose.
La celebrazione di Eid al-Adha in Italia, però, non riguarda solo la comunità musulmana. Può diventare un’occasione per promuovere l’inclusione e il dialogo tra diverse fedi e culture. In un contesto sempre più multiculturale e multireligioso, è fondamentale trovare momenti di condivisione e comprensione reciproca. Aprire le porte delle moschee durante le festività, organizzare eventi comunitari e invitare amici e vicini di altre fedi a partecipare alle celebrazioni può creare un ponte tra diverse culture e promuovere un clima di rispetto e inclusione.
Un esempio concreto di questo dialogo interculturale si vede quando un musulmano fa gli auguri di Natale al proprio amico, vicino o compagno di attività. Questo gesto di cortesia è spesso reciproco e per i musulmani che vivono lontani dalla propria famiglia o dal paese di origine, ricevere auguri di Eid al-Adha da parte dei propri amici non musulmani fa molto piacere e ha un significato ancora più profondo. Questo scambio di auguri non solo rafforza i legami personali, ma fa sentire i musulmani accolti e rispettati nella loro diversità.
Eid al-Adha è previsto per domenica 16 giugno 2024 in Italia, ma è importante notare che la data può variare in base agli avvistamenti della luna in diverse parti del mondo. Ad esempio, paesi come il Marocco potrebbero festeggiare il giorno successivo. La festività si estende tradizionalmente per tre giorni, permettendo così ai fedeli di celebrare pienamente insieme.
Inoltre, poiché il giorno di Eid al-Adha varia negli anni, un ulteriore ostacolo è rappresentato dal fatto che, quando ricade nei giorni lavorativi, molti musulmani devono richiedere un giorno di ferie o assentarsi da scuola per poter festeggiare con la propria famiglia. Questo diventa un grande problema quando non si riesce a ottenere una giornata di permesso dal lavoro. Fortunatamente, quest’anno Eid al-Adha ricade di domenica, quindi tutti i fedeli potranno partecipare alla preghiera collettiva in moschea e stare con la famiglia. Si stima, quindi, un grande afflusso nelle moschee di tutta Italia.
Durante il giorno dell’Eid, le moschee italiane vedono la partecipazione di persone provenienti da tutte le nazioni. In molte moschee più piccole si contano almeno 10 nazionalità diverse tra i fedeli, mentre nelle grandi città e nelle moschee più grandi si può arrivare anche a contare più di 20 nazionalità diverse che celebrano insieme. Questo spettacolo di diversità è una testimonianza della ricchezza culturale della comunità musulmana in Italia e dell’inclusività che le festività come Eid al-Adha possono promuovere.
Eid al-Adha, quindi, può diventare un momento di festa e riflessione non solo per i musulmani, ma per tutta la società. Attraverso il dialogo e la partecipazione, possiamo costruire una comunità più coesa e inclusiva, dove le differenze culturali e religiose diventano un motivo di arricchimento reciproco piuttosto che di divisione.
Mentre le sfide per celebrare le proprie festività lontano dal paese d’origine sono reali, queste possono essere superate attraverso l’inclusione e il dialogo. Eid al-Adha offre un’opportunità unica per promuovere la comprensione interculturale e interreligiosa, celebrando la diversità che rende la nostra società tanto ricca e vibrante.
Abdellah Raguig
Abdellah Raguig Libero professionista e membro della comunità musulmana in Vallecamonica