La Mudawwana del 2003, ufficialmente conosciuta come il Codice di Famiglia del Marocco, rappresenta una riforma legale significativa nel contesto dei diritti delle donne e della famiglia. Promulgata sotto la guida del re Mohammed VI, questa riforma è stata il risultato di anni di dibattito nella società civile marocchina.
Prima del 2003, il Codice di Famiglia era noto per le sue disposizioni che spesso mettevano le donne in una posizione subordinata rispetto agli uomini. Non molto dissimile dalla situazione del diritto di famiglia italiano riformato solamente nel 1974 e l’ abolizione del delitto d’onore edel matrimonio riparatore abolito nel 1981
La riforma del 2003 ha portato a un cambiamento radicale. Tra le modifiche più significative vi è l’innalzamento dell’età minima per il matrimonio delle ragazze da 15 a 18 anni, equiparandola a quella dei ragazzi. Inoltre, è stata introdotta la necessità del consenso esplicito di entrambi i coniugi per il matrimonio, riducendo così la pratica dei matrimoni forzati. La poligamia, pur rimanendo legale, è stata fortemente regolamentata, richiedendo l’approvazione di un giudice e il consenso della prima moglie.
Un’altra innovazione importante riguarda il divorzio. Prima della riforma, il divorzio era quasi esclusivamente un diritto maschile. Con la nuova Mudawwana, le donne hanno ottenuto il diritto di chiedere il divorzio in condizioni paritarie rispetto agli uomini. Questo cambiamento ha incluso la possibilità di chiedere il divorzio per maltrattamenti, abbandono o altre cause giustificate.
La Mudawwana del 2003 ha inoltre migliorato la situazione dei figli e delle madri, introducendo misure più eque per la custodia dei figli e per la protezione dei diritti delle madri divorziate. Le nuove disposizioni hanno cercato di garantire che i diritti delle donne e dei bambini fossero meglio tutelati, in linea con gli standard internazionali sui diritti umani.
Nonostante queste riforme, l’implementazione della Mudawwana del 2003 ha incontrato diverse sfide. La resistenza culturale e la discrepanza tra la legge scritta e la sua applicazione pratica hanno rappresentato ostacoli significativi. Tuttavia, la riforma della Mudawwana rimane un punto di riferimento cruciale nel percorso del Marocco verso la parità di genere e la modernizzazione del diritto di famiglia.
La Mudawwana del 2003 rappresenta un passo avanti significativo per i diritti delle donne in Marocco, riflettendo un equilibrio tra modernità e tradizione, e segnando una svolta nella legislazione familiare del paese.
Salutata nel mondo occidentale come una riforma , personalmente , la giudico con la definizione di “riforma nella tradizione” . Infatti, il mondo sunnita , e la scuola malikita in particolare procede natuarlmente con il metodo della riforma nel segno della tradizione e questo a permesso all’islam sunnita malikita di ben trovare facilità di adattamento secondo i tempi e le società. La giurisprudenza islamica malikita, il coinvolgimento nelle discussioni permette di seguire correttamente i principi dell’Islam (anche in campo familiare) ma di saperlo attuare nelle epoche e circostanze.
La stella polare di questa scuola è capire quale è il fine da tutelare e preservare e una volta capito quale sia lo scopo si trovano i mezzi giuridici positive affinché questo bene giuridico sia tutelato alla luce dell’insegnamento del Corano.
Marco Baratto
Marco Baratto, laureato in legge presso l’Università Cattolica , si interessa di dialogo tra le religione, membro della “Fraternité d’Abraham” e collabora alla realizzazione di diversi momenti di approfondimento del dialogo inter religioso
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